Recensione
Quando si parla di PMR, dispositivi che trasmettono e ricevono su frequenze specifiche nella banda di 446 MHz con una potenza massima di 0,5watt secondo normativa vigente, la nostra attenzione non può che cadere su marchi più blasonati come Midland, Motorola, Polmar ecc.
Girando invece tra gli scaffali del noto marchio francese Decathlon, ci si imbatte in Forclaz WT500: costa poco, è facile da trovare e, sorpresa, non è affatto malaccio.
Ho specificato sugli scaffali, perché non è raro che chi acquista un walkie talkie da Decathlon, lo fa per i più disparati motivi. Dal trekking alla caccia al ciclismo per poi, quasi per caso, venire a conoscenza di un mondo in espansione come quello del Progetto PMR.
La Forclaz WT500 è stata progettata per un utilizzo “smart” e la filosofia del produttore è chiara: semplicità prima di tutto. Quindi scevra di tutte le mille funzioni che vanno oltre alla pura comunicazione; funzioni a cui qualsiasi appassionato nerd difficilmente rinuncerebbe, ma che spesso complicano la vita a chi si sta avvicinando al “radiohobbismo”. È in sostanza quello che serve per comunicare senza troppi fronzoli.
Il packaging

Ridotto all’osso. Inseriti nella scatola di cartone e bloccati da fogli sempre di cartone piegato, troviamo:
- n.2 walkie-talkie;
- n.2 staffe per cintura;
- n.2 laccetti;
- n.2 auricolari con microfono;
- n.6 batterie da 600mah AAA (3 per radio);
- n.1 cavo usb/usb-c con uscita doppia.
Ho apprezzato che, a parte per le batterie e per gli auricolari, l’imballo è libero da ulteriori plastiche e polistirolo. Bravo sig. Decathlon!
Peso e dimensioni
Incredibilmente leggero! Al netto delle batterie, dà l’impressione di essere un involucro vuoto e sulla bilancia segna esattamente 100 grammi.
Il design

Squadrato e minimale di color blu ardesia. Sui lati un “bumper” di gomma morbida che migliora la presa e scongiura catastrofi in caso di caduta. Sui lati, inseriti nel bumper: tasto PTT da una parte, presa di ricarica + jack auricolari dall’altra, questi ultimi chiusi ermeticamente da due sportelli che dovrebbero conferire una certificazione IPX4.
Solo dopo averle aperte e aver constatato l’assenza di guarnizioni, mi sono convinto che sarebbe consigliabile non avvicinarli all’acqua. Al centro, sotto al display, un tasto centrale per entrare nel menù e i classici tasti +e -. Il display invece ci restituisce le informazioni di un particolare color ambra che risulta leggibile in qualsiasi condizione.
Personalmente trovo il tutto ben riuscito, anche se bisogna ammettere che a prima vista qualcuno potrebbe scambiarla per un giocattolo.
Funzioni
Ridotte al minimo indispensabile. La radio non necessita di nessun tipo di programmazione ed è dotata di 8 canali (esiste anche la versione a 16 canali, Forclaz WT900 venduta con qualche accessorio in più come una custodia in tessuto e un microfono esterno, ma senza nessuna funzione aggiuntiva).
Entrando nel menu troviamo in sequenza:
- selezione canale;
- selezione subtono;
- attivazione vocale (vox);
- roger beep.
Questo è tutto quello che ci viene offerto.
Autonomia

Tasto dolente. Le batterie fornite non eccellono in prestazioni, e sicuramente non mantengono quanto promesso dal produttore. Sostituendole con batterie da 1100mah la situazione migliora, riuscendo a raggiungere le 10h in standby ma calando velocemente, troppo velocemente, durante la modulazione.
C’è poi un difetto curioso (che posso confermare avendo per le mani 4 di queste radio): l’indicatore della batteria non è affidabile. Prima si spegne una tacca, poi ne restano due fino allo spegnimento improvviso. Praticamente la tacca singola non la vedrai quasi mai. Come se il S.O.C. (state of charge) non fosse ben calibrato.

Sul campo
Se vi state avvicinando al mondo PMR, scoprirete subito che parlare di “distanze” non ha molto senso. I chilometri sbandierati sulla confezione sono più marketing che realtà: servono a colpire l’occhio, non a dare un dato affidabile.
Eppure, qui arriva la sorpresa: i Forclaz non hanno davvero nulla da invidiare a radio di marchi ben più blasonati! In condizioni favorevoli e dal terrazzo di casa mia, sono riuscito a coprire tranquillamente distanze superiori ai 30 km.

Certo, non aspettatevi miracoli se siete in città, circondati da palazzi: lì entrano in gioco gli ostacoli, e la fisica fa il suo compito. Ma in campo aperto o con un po’ di quota, queste radio fanno il loro dovere, esattamente come farebbe ogni radio PMR.
Anche nel confronto in ambiente boschivo (con una Midland g7pro) ne risulta all’altezza e con poche differenze. Un po’ deludente la qualità audio che, prediligendo toni molto alti (non potrebbe essere altrimenti avendo uno speaker piccolissimo), rende a volte, anche se raramente, fastidioso l’ascolto.
Prezzo
Il costo alla data della recensione? 49 euro per la coppia.
Possiamo quindi considerare la WT500 una radio per uso hobbistico con un rapporto qualità prezzo interessante.
Curiosità
Lo stesso prodotto viene venduto in Francia marchiato Solognac.
Il Solognac WT500 è arancione e costa un paio di euro in più.
Pro & Contro
✅ Pro
- Dotazione completa (cinturini, auricolari, batterie incluse)
- Display e facilità d’uso, nessuna programmazione necessaria
- Prestazioni valide in campo aperto
- Estetica piacevole di radio e display
- Subtoni
⚠️ Contro
- Solo 8 canali anziché 16
- Autonomia limitata con le batterie in dotazione
- Indicatore di carica impreciso
- Audio un po’ squillante e affaticante
- Non realmente impermeabile (IPX4 da verificare)
Mirko Leoni
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Nota di Redazione
Uno sguardo oltre la recensione
La Forclaz WT500 è una ricetrasmittente PMR446 omologata un po’ datata, infatti ha solo 8 canali anziché i 16 disponibili attualmente, ma è molto diffusa per via della distribuzione negli store Decathlon. Come evidenziato da Mirko, si colloca nel segmento di mercato dei dispositivi entry-level pensati soprattutto per chi cerca uno strumento semplice e immediato per attività all’aperto. Trekker, ciclisti, cacciatori di funghi e famiglie trovano in questo prodotto un alleato intuitivo, capace di svolgere il compito fondamentale: comunicare senza complicazioni.
Certo gli appassionati del mondo PMR446 conoscono, oltre i brand più affermati come Midland e Motorola, anche altre marche come Baofeng, Retevis e PNI (tra gli altri) che offrono una enormità di modelli a prezzi competitivi, ma per chi non ama comprare sul web e preferisce toccare con mano un prodotto, può andare in un negozio fisico della nota catena francese di abbigliamento sportivo e valutare l’acquisto di questo ricetrasmettitore omologato per l’uso sulla banda libera PMR446.
L’ingresso del gruppo Decathlon in questo settore non è da sottovalutare. Un brand generalista, distribuito in tutta Europa, potrebbe aiutare a portare la cultura del PMR446 fuori dalla nicchia. Entrando in un negozio, le persone possono scoprire casualmente una radio come la WT500 ed aprirsi così a un mondo nuovo. È un effetto “porta d’ingresso” che arricchisce la comunità degli appassionati.
In definitiva, più che competere con i grandi marchi, la Forclaz WT500 sembra voler democratizzare l’uso delle radio PMR. E, alla luce della prova sul campo, possiamo dire che centra pienamente l’obiettivo.
Il ruolo del PMR oggi
In un’epoca in cui smartphone e connessioni dati sembrano dominare, i PMR446 hanno ancora molto da dire. Non richiedono abbonamenti, non dipendono da copertura cellulare e, in caso di emergenza, diventano uno strumento di sicurezza prezioso. La Forclaz WT500, pur con le sue limitazioni in termini di autonomia, dimostra che la tecnologia radio continua a mantenere una sua attualità.
Inoltre, la diffusione di progetti come Progetto PMR contribuisce a creare una rete di utenti che, partendo da strumenti semplici, si avvicinano progressivamente a pratiche più avanzate e a un utilizzo consapevole delle frequenze. È la dimostrazione che anche un prodotto “basic” può avere un ruolo educativo.
Sezione PMR LPD DMR dPMR
https://mhz.life/magazine/pmr446-lpd-dmr-dpmr
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