La Storia e l’Evoluzione della Banda CB: Dalle Origini ai Giorni Nostri

Lista frequenze 40 canali Citizen Band

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La Banda CB ha rivoluzionato il mondo delle comunicazioni personali, diventando un’icona per appassionati e professionisti. In questo articolo esploriamo la sua storia, dall’espansione negli anni ‘50 fino ai giorni nostri.

La Citizen’s Band nacque negli Stati Uniti nel dopoguerra, quando la Federal Communications Commission (FCC) regolamentò diverse bande di frequenze radio per uso civile. L’idea era quella di fornire ai cittadini un mezzo di comunicazione accessibile per scopi personali e lavorativi, come per le piccole imprese e le comunicazioni tra amici e familiari.

L’evoluzione della CB

Inizialmente, questa banda era collocata nella banda UHF (460-470 MHz), suddivisa nei servizi A e B. Tuttavia, negli anni ‘50, le difficoltà tecniche nella produzione di ricetrasmettitori UHF economici portarono alla decisione di destinare una porzione di banda intorno ai 27 MHz al servizio CB di tipo “D”. Questo avvenne ufficialmente l’11 settembre 1958, segnando la nascita della CB così come la conosciamo oggi.

Le frequenze furono ottenute riassegnando parte della banda dedicata ai radiocomandi e inglobando la banda radioamatoriale degli 11 metri (26,96-27,23 MHz), poco utilizzata all’epoca. Inizialmente la CB contava 26 canali, cinque dei quali destinati ai radiocomandi, mentre il canale 23 (27,255 MHz) fu aggiunto successivamente.

La diffusione nel mondo

Negli anni ‘60, si diffuse rapidamente in Italia, nonostante l’uso fosse inizialmente vietato. L’importazione di apparecchi a transistor dagli Stati Uniti contribuì alla sua crescita, rendendola popolare tra appassionati e lavoratori. La regolamentazione arrivò solo nel 1973, quando vennero ufficialmente assegnati i primi 23 canali, poi aumentati a 34 e infine a 40.

In altri paesi, la situazione si sviluppò in modi diversi. Ad esempio, in Polonia le frequenze furono spostate 5 kHz più in basso rispetto agli standard USA, mentre nel Regno Unito la banda CB fu ufficialmente riconosciuta solo nel 1981, con 40 canali tra 27,60125 e 27,99125 MHz e l’utilizzo della modulazione FM.

Negli anni ‘90, in Italia, vennero assegnate ulteriori frequenze attorno ai 43 MHz per usi specifici, ma queste non ebbero successo. La necessità di nuovi apparati e antenne, unita alla crescita della telefonia mobile, ne ridusse la popolarità.

Il declino e la trasformazione

Con l’avvento della telefonia cellulare e delle radio PMR 446 e LPD, l’uso è diminuito. I nuovi sistemi, più piccoli, maneggevoli e meno soggetti a interferenze, si sono rivelati più pratici per le comunicazioni a corto raggio e in ambienti urbani.

Tuttavia mantiene un ruolo importante, soprattutto tra gli autotrasportatori e in situazioni di emergenza. Molte associazioni di protezione civile continuano a utilizzarla, spesso affiancandola ad altri sistemi radio.

La regolamentazione in Italia

Fino a luglio 2020, per trasmettere in banda CB in Italia era necessario inviare una denuncia di inizio attività al Ministero delle Comunicazioni e pagare una quota annua. Con il Decreto Semplificazioni del 16 luglio 2020, queste restrizioni sono state abolite, rendendo la CB di libero utilizzo senza necessità di autorizzazioni o pagamenti.

CB e radioamatori: due mondi diversi

A differenza della CB, l’attività radioamatoriale richiede il superamento di un esame ministeriale e il rispetto di regolamenti specifici. Sebbene oggi la comunicazione via internet abbia ridotto l’uso della CB, questa rimane un’alternativa insostituibile in caso di calamità naturali e situazioni di emergenza. In questi contesti, sia la CB che le bande radioamatoriali continuano a svolgere un ruolo cruciale.

Nonostante le evoluzioni tecnologiche, la passione per la radio CB non è mai scomparsa. Ancora oggi, molti appassionati continuano a utilizzarla per sperimentare, comunicare e mantenere viva una tradizione che ha segnato la storia delle comunicazioni personali.

Le Frequenze CB (Citizen Band)

126,965 MHz
226,975 MHz
326,985 MHz
427,005 MHz
527,015 MHz
627,025 MHz
727,035 MHz
827,055 MHz
927,065 MHz
1027,075 MHz
1127,085 MHz
1227,105 MHz
1327,115 MHz
1427,125 MHz
1527,135 MHz
1627,155 MHz
1727,165 MHz
1827,175 MHz
1927,185 MHz
2027,205 MHz
2127,215 MHz
2227,225 MHz
2327,255 MHz
2427,235 MHz
2527,245 MHz
2627,265 MHz
2727,275 MHz
2827,285 MHz
2927,295 MHz
3027,305 MHz
3127,315 MHz
3227,325 MHz
3327,335 MHz
3427,345 MHz
3527,355 MHz
3627,365 MHz
3727,375 MHz
3827,385 MHz
3927,395 MHz
4027,405 MHz

Fonte: Camperista Tech

mhz.life

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