CB anni 80, una storia come tante, il mio racconto.

Come molti di noi avevo un CB da ragazzino. Erano i primissimi anni 80...

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Ciao a tutti!

sono MHZ16 ed è passato poco più di un anno da quando mi è tornata la febbre del radiantismo. Oggi sono qui per raccontarvi una storia di CB anni 80, una storia come tante tra le nostre…

Questo piccolo negozio di periferia, con una serranda bianca e un adesivo ‘Marcucci’, pieno di apparati elettronici …

MHZ16

Come molti di noi avevo un CB da ragazzino. Erano i primissimi anni 80, in una cittadina tra Milano, Como e Varese. Mi chiamavano ‘Archimede’, il nome lo avevano scelto i primi interlocutori. Io avevo proposto qualcosa di cui non ricordo bene, ma doveva essere terribile.

Ricordo, di fronte alla scuola elementare/media, questo piccolo negozio di periferia senza insegna, con una serranda bianca e un adesivo ‘Marcucci’. Era pieno di apparati elettronici in vetrina che ‘sembravano’ radio, ma avevano forme più strane, non erano tipo quella che aveva mio papà per ascoltare ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ alla domenica pomeriggio. Erano più grandi, piene di bottoni, luci e leve. Avevano anche dei microfoni e mi sembravano proprio quelle che usavano nei telefilm americani i vari Starsky & Hutch o Rosco P. Coltrane e i cugini Duke di Hazzard…

Rimanevo incantato dal rumore bianco, quando lo sentivo…

MHZ16

A volte entravo, guardavo ma non toccavo, il proprietario mi dava un’occhiata seria e poi senza dirmi nulla tornava a parlare con un cliente che voleva un altro CB anni 80 o a saldare qualcosa. Una o più radio però erano sempre accese.

Un CB anni 80 usato e poco costoso…

MHZ16

Non ricordo benissimo come sia andata, ma prima dei 12 anni so che ho iniziato a mettere da parte i soldi della misera paghetta settimanale e, dopo tanto tempo ma primo tra i miei amici, in quello stesso negozio sono andato finalmente un sabato mattina con papà e sono uscito con un CB usato e poco costoso.

Una sensazione che avrei provato qualche anno dopo, quando desideravo il motorino più bello e sono tornato a casa con uno ‘scassone’ di venticinque anni prima. Ma al ritorno a casa ero felicissimo, sia con la radio striminzita che con il motorino scassone. Costava sicuramente di più la GP4 che ho messo sulla ringhiera del balcone, praticamente un vecchio ombrello senza tela e 4 braccia, con un cavo che facevo passare sotto una finestra piena di spifferi tappata alla meno peggio con un salsiccione di lana.

Però ricordo il proprietario del negozio mi disse che era più importante l’antenna della radio (era un ottimo consiglio che mi sarei sentito ripetere decine di anni dopo, ma al momento non l’avevo presa molto bene). Il CB lo comprai io, questo era il patto, ma l’antenna e il rosmetro me li regalò mio padre.

Dopo un paio di anni il cambio del baracchino (inevitabilmente anche questa volta grazie all’aiuto dei parenti, a Natale) per un agognato CB anni 80 cromato…non ricordo bene quale fosse. Facendo delle ricerche adesso potrei dire assomigliasse al Super Star 360, l’estetica era quella…mi piaceva da impazzire con le sue cromature e le luci ma non credo avesse le bande laterali, o forse non le usavo io, chissà che radio era. Ai tempi poi il traffico mi sembrava girasse quasi tutto in AM, almeno le stazioni con cui volevo parlare.

Con il CB, grazie ai ‘verticali’, ho conosciuto tante persone in quegli anni, tanti ragazzi della mia età ma anche persone più grandi. Alcuni di quei ragazzi sarebbero diventati amici per una vita, alcuni purtroppo non ci sono più e mi mancano molto.

La televisione aveva da poco aggiunto il colore e ai 2 canali pubblici RAI si aggiungevano le prime TV commerciali: Tele Milano 56, Antenna Nord e Antenna Tre. Chi è delle mie parti ricorderà Ettore Andenna e ‘la Bustarella’ o ‘Non lo sapessi ma lo so‘ con Boldi, Teocoli e il mitico Ossario; Il Pomofiore di Lucio Flauto. L’arrivo del terzo canale RAI, credo, fu proprio in quel periodo. Alla radio (quella commerciale) impazzava ‘Video Kill the Radio Star’, titolo assolutamente in tema, e ‘My Sharona’ degli Knack, ma anche il nazionalpopolare Toto Cutugno.

‘Buongiorno Italia, buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia…’

Toto Cutugno

Non esisteva ovviamente internet e neppure i telefonini. Gli amici ti citofonavano con un pallone sotto al braccio. Ci si trovava a giocare ‘ai giardinetti’, in cortile, per strada.

I giocatori di serie A avevano tutti i baffi e i basettoni e le macchine parcheggiate accanto ai marciapiedi erano tutte squadrate, non avevano certo la forma arrotondata di quelle attuali.

Il CB anni 80 voleva dire sentirsi nel futuro ed io adoravo la fantascienza: Star Trek e Il doctor Who (quello in bianco e nero con la sua sciarpona di lana e la cabina telefonica ‘transdimensionale’, il tardis)…sognavo.

C’erano anche gli adulti sul CB ovviamente, con le loro vite da telenovela: soprattutto una coppia, ricordo anche i nomi ma non li farò :). Avranno avuto poco più di trentacinque anni ma a me, ragazzino, sembravano molto più grandi. Erano conosciuti tra i ‘CBisti’ locali. Parlavano insieme da casa alla sera. Sembrava andasse tutto alla grande. Poi un giorno lei scappò con un autotrasportatore, conosciuto ovviamente sulla banda cittadina, e lui rimase disperato ad insultarla ululando, cercando lei e il camionista su tutti i 40 canali.

C’era un altro che piazzava la portante, con una pre-amplificazione barbara ed un echo da discoteca, su qualsiasi canale per disturbare e urlava ‘cauallo cauallo cauallo cauallo’… chissà perché proprio la parola ‘cauallo’ (bada bene con la U, non con la V)…forse era un grande modulatore…forse no… ma aveva inventato un ‘tormentone’.

Se ho ricordi un pochino confusi su come ho iniziato a parlare alla radio devo dire che non ricordo assolutamente come è successo che abbia smesso di parlare al mio fantastico CB anni 80…probabilmente quando sono andato alle scuole superiori. In tutto, il mio primo periodo alla radio sarà quindi durato solo tre anni, ma l’emozione non la scordo…

ma dove saranno finiti quel baracchino e l’antenna chi lo sa…

Back to the future…

MHZ16

Sono passati decenni ed ho vissuto tanti anni lavorando oltreoceano. Tornando nel bel paese ho iniziato nei fine settimana a girare per boschi e sentieri, soprattutto del Lago Maggiore ma non solo, con la mia bici. Un giorno sono caduto e mi sono rotto un gomito, ero in una zona dove non c’era segnale mobile. Nei miei giri sono quasi sempre solo e quindi, successivamente al fattaccio, ho pensato che avere con me un mezzo alternativo al telefono mobile per comunicare sarebbe stata una buona cosa.

I PMR446, nuova porta di ingresso al radiantismo?

MHZ16

Non ho ancora la patente da OM e quindi mi sono riavvicinato cominciando da un paio di radio PMR446 omologate, costavano poco e potevo portarle in giro…e mi si è aperto un mondo.

Di nuovo…

Ovviamente è tutto diverso da allora: Le radio PMR, col loro mezzo watt, permettono solitamente conversazioni a raggio brevissimo, a meno che non si salga in altura. Le frequenze non mi sono sembrate frequentate come negli anni 80: Qualche carro attrezzi, la scuola guida ‘moto’, quelli che vendono materiali da costruzione qui vicino (cala…cala…cala…stop), qualche bambino che gioca nel pomeriggio, dopo la scuola. Però, grazie al web e telegram, ho scoperto comunità di appassionati molto coinvolti. Soprattutto il progetto PMR…ora sono anche LOM016 e aiuto come posso.

Poche settimane dopo ho deciso di comprare anche un CB 40 ch AM/FM, un cavo di 15 mt RG58 già intestato, un rosmetro base ed una antenna boomerang A (1/4 λ). Non più in un piccolo meraviglioso negozietto di periferia ma, purtroppo, sul web.

La curiosità di vedere se ci fosse ancora qualcuno sui 27 MHz era enorme…

MHZ16

E’ passato un anno e nel frattempo sulle frequenze PMR446 gli interlocutori sono aumentati esponenzialmente. Una chiamata sul ch 7 e qualcuno quasi sempre risponde. Con piacere ho scoperto che nella mia stessa situazione c’erano tanti altri appassionati, spesso coetanei (o quasi), di ritorno alle radio!

La zona del Lago Maggiore al momento presenta almeno un paio di dozzine di utenti sugli 11 metri e ho quindi diversi nuovi amici, tutti animati dallo spirito di collaborazione tipico del radiantismo. Tutti aiutano tutti. Chi presta un antenna ad un altro, chi intesta PL e cavi per chi non lo sa fare. Chiacchierate, consigli spassionati e disponibilità in frequenza. Verticali, passeggiate con le radio in spalla e qualche bicchiere di birra in compagnia. Abbiamo fatto anche un’attivazione in altura!

Tornare alla radio è stata una delle scelte più felici che abbia fatto negli ultimi tempi.

MHZ16

Ho quindi comprato una radio più bella, la precedente l’ho messa in auto e ho installato una fantastica antenna Grazioli FE10V 5/8 sul tetto grazie ad un buon amico conosciuto ovviamente via CB (nel frattempo diventato OM). Ora mi diverto sia a parlare con gli amici locali che, quando la propagazione lo permette, a collegare stazioni lontane.

Grazie per avermi seguito sino a qui, spero di non avervi annoiato ma invece di avervi ricordato momenti che, grazie alla radio CB anni 80, ci accomunano.

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MHZ16
Domenico

CB anni 80

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